Pantelleria è un'isola senz'acqua battuta dai venti e i gli abitanti, nei secoli, hanno realizzato tecniche e accorgimenti per preservare il territorio e garantire la sopravvivenza.
L'uomo è riuscito a plasmare la natura rispettandola. A dispetto dell'assenza di sorgenti è un'isola Giardino che è scrigno di biodiversità. La natura e l'uomo hanno collaborato per pennellare un inaspettato paesaggio: lentisco, rosmarino, mirto, capperi, vigneti, uliveti, dammusi, muretti a secco, rendono unico questo territorio.
Gli ortaggi, i frutti, le piante aromatiche prodotte sull'isola hanno un sapore, un odore e una consistenza ben diversa da quelli prodotti nella terra ferma. La natura vulcanica del territorio, il sole, il vento, il mare e, non per ultimi, gli accorgimenti agricoli sostenibili, fanno dell'isola un habitat unico e raro.
A dispetto dell'assenza di sorgenti Pantelleria è un'isola Giardino che è scrigno di biodiversità. Fenici, saraceni, arabi, bizantini, che nell'Isola hanno vissuto, hanno lasciato testimonianze indelebili nell'isola, battezzata Bent el Riah ovvero “figlia del vento”.
Un vento che, insieme alla scarsità – più vicina all'assenza – di risorse idriche ha esortato i panteschi a realizzare tecniche e accorgimenti per preservare il territorio e garantire la sopravvivenza sull'Isola. A renderla così fertile è stato, col passare dei secoli, il lavoro degli uomini che l'hanno abitata con l'aiuto della sua natura vulcanica, del gioco delle correnti umide e dei dammusi, le abitazione tipiche dell'Isola più vicina alla Tunisia, dalla quale dista 65 chilometri, che alla Sicilia distante 110.
L'acqua che rende fertile e verde Pantelleria, infatti, è quella raccolta nelle cisterne collegate ai tetti tondeggianti e lisci dei dammusi, il più importante lascìto degli arabi, sui quali l'umidità della notte si condensa.
Inoltre ci sono i muretti a secco che i contadini utilizzano a sostegno dei terrazzamenti che ospitano le coltivazioni.
Dalla macchia mediterranea alle foreste della Montagna Grande, dalle orchidee alle erbe medicinali, Pantelleria è un tripudio di colori e profumi.
Pantelleria è uno speciale ecosistema nel cuore del Mediterraneo. Un'isola vulcano che custodisce un patrimonio naturalistico unico per varietà e biodiversità, oggi protetto come Parco nazionale.
A metà strada tra la Sicilia e le coste nordafricane, la sua storia millenaria ha portato fino ai nostri giorni un caleidoscopio di colori e profumi.
Lungo i sentieri del Parco si può ripercorrere ed entrare in contatto con questa storia millenaria.
Nel parco sono presenti ben 63 specie rare e 13 endemiche. Tra queste ultime, ben due specie di Limonio sono visibili sulla riva del Lago Specchio di Venere e – lungo la costa – tra Arenella e Punta Tre Pietre, mentre la Serapias cossyrensis, un'orchidea, compare a partire da una quota di 300 metri fino agli 836 della Montagna Grande.
Pantelleria riserva sorprese anche agli appassionati di erbe medicinali. Crescono infatti spontaneamente lungo i sentieri e nei campi tre varietà di camomilla – Anthemis Nobilis, Anthemis Arvenis e Anthemis Secundiramea – e il tarassaco, con le classiche foglie a dente di leone, utilizzato nella tradizione pantesca per le proprietà diuretiche.
Nei 6500 ettari del parco, l'isola preserva una varietà di specie vegetali e di ecosistemi che è unica nel Mediterraneo.
Composto da 4 dammusi indipendenti, inseriti in un incantevole e vasto giardino con piscina vista mare, il Resort La casa dei fiori di Pantelleria è il luogo ideale per le tue vacanze sull'isola di Pantelleria.